Microbiota

La superficie cutanea, anche quando la pelle è perfettamente pulita, ospita un’ampia popolazione di batteri il cui obiettivo è conservare lo stato di salute della cute: il termine corretto è MICROBIOMA CUTANEO.

Se il microbiota perde il suo equilibrio si alterano i “batteri buoni” e ci possono essere dei problemi.

Cos’è il microbiota cutaneo?

Il microbiota è l’insieme dei batteri “buoni” che svolgono una funzione protettiva e fanno da difesa immunitaria per la pelle. Siamo ricoperti da microbioti, sia internamente che esternamente. Infatti nel nostro organismo ci sono più microbioti che cellule. Più di 1 milione di microrganismi di almeno 100 specie distinte colonizzano ogni centimetro quadrato di pelle. Convivono in perfetta simbiosi, comunicano con noi usando il nostro sistema immunitario e ci aiutano a svilupparlo.

Questo strato di microrganismi, che ricoprono la nostra pelle, viene trasmesso dalla madre, al momento della nascita, in modo differente a seconda del parto. Con il parto naturale la madre trasferisce tutto il microbiota cutaneo al figlio, con il parto cesareo il bambino viene influenzato dall’ambiente circostante.

Il microbiota cutaneo si evolve con l’età fino a stabilizzarsi definitivamente e a rimanere tale per ogni individuo, è come se fosse la traccia digitale di ognuno di noi. Varia in base all’aria del nostro corpo perché le condizioni non sono le stesse, per esempio varia dall’ascella al viso, o da un braccio ai piedi e tutto ciò condiziona la quantità e il tipo di microrganismi che vivono nella superficie della pelle.

Le tipologie

Questi microrganismi possono essere classificati in due grandi gruppi:

  1. MICRORGANISMI RESIDENTI: Hanno un ciclo di vita costante, anche se per alcuni motivi scompaiono, si riproducono e ricolonizzano la pelle. Non sono dannosi, anzi possono avere degli effetti benefici.
  2. MICRORGANISMI PATOGENI: Si depositano sulla pelle dall’ambiente esterno, sono opportunisti, restano solo alcuni giorni, o delle ore, potrebbero essere patogeni e provocare delle malattie o infezioni alla nostra pelle.

Dal punto di vista batteriologico, la nostra pelle è considerata un ambiente propenso alla coltura e la sua composizione deriva dalla nostra eredità, l’alimentazione che seguiamo, il nostro stile di vita e la zona in cui viviamo. Pertanto ogni pelle è unica.

Perché è importante il microbiota per la nostra pelle?

L’epidermide è un elemento essenziale della nostre difese e la sua funzione di barriera è una componente imprescindibile per l’immunità cutanea:

  • In una prima linea difensiva, è una barriera fisica e chimica che evita l’invasione di sostanze, molecole o microrganismi esterni.
  • In una seconda linea difensiva si trova il sistema immunitario, un sistema complesso che ci protegge e difende dalle infezioni.

Il microbiota cutaneo residente partecipa attivamente alla doppia funzione protettiva della pelle, come barriera fisica ed immunologica:

  • Ostacola lo sviluppo di batteri nocivi, generando un ambiente ostile al loro sviluppo: interferenza batterica;
  • Contribuisce al degradamento dei lipidi della superficie cutanea, favorendo la funzione barriera;
  • Protegge dall’immunosoppressione che le radiazioni UV generano sulla nostra pelle

Quali fattori possono nuocere o alterare il microbiota?

L’età, l’alimentazione, lo stile di vita, alcuni farmaci, il tipo di cosmetici, in particolare i cosmetici per la propria igiene. Quando utilizziamo shampoo o docciaschiuma molto aggressivi, eliminano lo sporco, ma eliminano anche questa barriera difensiva. Devono rispettare il PH della pelle. É importante mantenere una composizione equilibrata del microbiota in modo da evitare la colonizzazione di batteri indesiderati. Quando si rompe questo equilibrio, compaiono infiammazioni, infezioni, allergie o malattie autoimmuni.

Probiotici e prebiotici: perché fanno bene alla pelle?

Rossore, pizzicore, acne e altre manifestazioni sono le conseguenze dell’alterazione del microbiota. La soluzione è nei probiotici che fortificano la pelle e riducono la reattività cutanea.

I probiotici sono i microrganismi che compongono la flora batterica e che aiutano il nostro corpo a proteggersi contro le aggressioni esterne, a partire dall’intestino, fulcro della nostra difesa immunitaria. Per rafforzare il microbiota sono stati formulati prodotti con prebiotici: estratti di fibre che stimolano la crescita o l’attività dei batteri “buoni”. Questo è ciò che ha decretato la ricerca scientifica alla quale l’industria cosmetica fa riferimento nella formulazione di prodotti per la pelle con pre e probiotici il cui obiettivo è, appunto, avere una cute più sana.

Un probiotico, per essere definito tale, deve innanzitutto arrivare vivo, vitale ed in numero adeguato nell’intestino, quindi replicarsi rapidamente, e una volta diventato numericamente importante, esercitare tramite il proprio metabolismo almeno un effetto benefico per l’organismo umano.

Come per la cute è possibile distinguere il microbiota del lume, più rilevante per le sue funzioni metaboliche, e il microbiota di parete, che esercita una maggiore influenza sul sistema immunitario.

Una caratteristica importante di alcuni probiotici è di ostacolare la crescita e lo sviluppo di potenziali patogeni, esercitando in alcuni casi anche un effetto battericida.

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